
Risponde l’INPS per verificare quanti mesi di congedo parentale spettano ed una panoramica dei periodi già usufruiti e di quelli disponibili sia per le madri che per i padri.
I genitori possono beneficiare di 10 mesi di pausa dal lavoro, che diventano 11 quando il padre si astiene, anche in maniera non continuativa, per almeno 3 mesi.
Il congedo parentale è il periodo di astensione dal lavoro che possono richiedere i lavoratori e le lavoratrici dipendenti, per prendersi cura dei figli fino a 12 anni:
GENITORE: PERIODO MASSIMO DI CONGEDO PARENTALE:
Madre : fino a 6 mesi
Padre : fino a 6 mesi, che possono diventare 7 in caso di astensione per un periodo almeno di 3 mesi dal lavoro.
Genitore solo fino ad 11 mesi
Entrambi i genitori 10 mesi, elevabili ad 11, se il padre beneficia di almeno 3 mesi.
Il periodo di stop dalle attività lavorative, per un periodo massimo di 9 mesi considerando entrambi i genitori, è anche coperto da un’indennità. Si percepisce una somma pari al 30 per cento della retribuzione che, a particolari condizioni, è stata elevata all’ 80% per un massimo di 3 mesi.
L’INPS ha messo a punto – affinchè madre e padre possano orientarsi in queste regole- un contatore che permette di ricostruire le richieste di congedo gestite negli ultimi 12 anni.
Il genitore, per ciascuna figlia o figlio nato o adottato o affidato negli ultimi 12 anni può accedere alle seguenti informazioni:
- totale di congedo parentale;
- periodo complessivo di richieste accolte e coperte da indennità;
- totale di congedo parentale accolto senza indennità.
Le suddette informazioni non saranno disponibili per i figli dopo il compimento dei 12 anni o allo scadere dei 12 anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento, in linea con le regole previste.
Alla presente, viene sotto riportato il messaggio dell’INPS n. 2078 DEL 30.06.25 che riporta i dettagli dei congedi fruiti in termini di mesi, giorni ed ore: in questo modo i genitori hanno a disposizione tutti gli elementi per pianificare eventuali nuovi periodi di astensione dal lavoro.
Ecco il link per l’accesso al servizio “domande di maternità e paternità” al cui interno è presente la funzionalità “consulta contatori congedo parentale” :
https://serviziweb2.inps.it/AS0207/DomandeMatFrontEnd/webapp/homepage.
Ecco il documento INPS N. 2078 dd. 30.06.2025.
Oggetto: Aggiornamento del servizio internet “Domande di maternità e paternità”. Rilascio della funzionalità “Consulta contatori congedo parentale”.
Con il presente messaggio si comunica che il servizio “Domande di maternità e paternità” è stato integrato con la nuova funzionalità “Consulta contatori del congedo parentale” per consentire al cittadino e al contact center multicanale la consultazione dei congedi parentali richiesti.
Tale nuova funzionalità è raggiungibile accedendo al servizio “Domande di maternità e paternità” e consente ai cittadini di consultare le proprie richieste di congedo parentale relative a nascite o adozioni/affidamenti avvenuti negli ultimi 12 anni, visualizza le seguenti informazioni relative alle proprie richieste di congedo parentale:
- Totale di congedo parentale;
- Totale di congedo parentale accolto con indennità;
- Totale di congedo parentale accolto senza indennità.
- Cliccando sul pulsante “dettaglio periodi”, ciascun genitore può inoltre consultare il dettaglio dei periodi richiesti suddivisi tra periodi definiti (accolti o respinti) e periodi “in lavorazione”.
Tramite il pulsante “mostra filtri” è possibile applicare dei filtri alla lista, mentre tramite il pulsante presente nella colonna “azioni” è possibile visualizzare le informazioni relative alla domanda trasmessa attraverso i canali telematici.
Se il genitore richiedente ha figli che abbiano compiuto i 12 anni o minori adottati/affidati per i quali siano trascorsi più di 12 anni dall’ingresso in famiglia (o abbiano compiuto la maggiore età) la procedura non mostra alcun risultato, non sussistendo più il diritto al congedo parentale.
Considerato che il congedo parentale è un diritto all’astensione dal lavoro per la cura dei figli fruibile nell’arco temporale di 12 anni dalla nascita o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento, il servizio di consultazione ha lo scopo di agevolare i genitori nel computo dei periodi di congedo parentale per i quali è stata presentata domanda di indennità all’INPS.
La visualizzazione, dei periodi di congedo richiesti all’Istituto, in termini di mesi, giorni ed eventualmente ore, consente ai genitori di poter pianificare con maggiore consapevolezza la fruizione dei periodi di congedo ancora spettanti, nei consueti limiti individuali e di coppia previsti dall’art.32 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151.
Sul punto si ricorda che il limite di coppia (10 mesi elevabili a 11 mesi) è minore della somma dei limiti individuali (6 mesi per la madre + 6/7 mesi per il padre = 12/13 mesi).
Pertanto, il raggiungimento del limite individuale da parte di uno dei due genitori, impedisce all’altro genitore di raggiungere il proprio limite individuale. A titolo esemplificativo, se un padre fruisce di 7 mesi di congedo parentale, la madre potrà fruire solo di 4 mesi, essendo il limite di coppia 11 mesi, parimenti, se una madre fruisce di 6 mesi di congedo parentale, il padre potrà fruire solo di 5 mesi di congedo.
Ne consegue che la pianificazione tra i genitori per la fruizione del congedo parentale rimane fondamentale per evitare di fruire di periodi congedo eccedenti i limiti di legge.
Inoltre, il dettaglio dei periodi di congedo parentale indennizzati consente ai genitori di pianificare la fruizione dei periodi di congedo indennizzabili (3 mesi) che possono essere fruiti in modalità ripartita fra gli tessi come previsto dall’art.34 del decreto legislativo n. 151/2001.
Di seguito il link per l’accesso al servizio “Domande di maternità e paternità”, al cui interno è presente la funzionalità “Consulta contatori congedo parentale”:
https://serviziweb2.inps.it/AS0207/DomandeMatFrontEnd/webapp/homepae.